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La gestione del rifiuto indifferenziato in Italia

Il rifiuto urbano indifferenziato, quella porzione di materia che non è possibile recuperare, rappresenta il 34,8% dei rifiuti urbani prodotti nel 2022 sul territorio italiano. In termini di peso, equivale a 10,2 milioni di tonnellate di materiale. I dati, consultabili nell’ultimo Rapporto sui rifiuti urbani 2023 di ISPRA, mostrano anche come questo rifiuto venga trattato: in Italia, due anni fa, erano attivi 36 impianti di incenerimento e recupero energetico e 117 discariche, tramite i quali è stato gestito il rifiuto indifferenziato prodotto, 50% circa in impianti di termovalorizzazione e la restante metà in discarica. In termini di quantità pro-capite, ogni cittadino italiano ha “mandato” 90,18 kg di rifiuto non differenziato a recupero energetico e 88 kg a smaltimento.

Curiosità sull’indifferenziato

La quantità di rifiuto non differenziato gestito in impianti di recupero energetico e di smaltimento, riferita all’orizzonte spazio temporale di cui sopra, è pari al carico trasportato da più di 420.000 camion. Dal recupero energetico sono stati ottenuti 4.500 gigawattora di corrente elettrica e 2.300 gigawattora di energia termica. Rispetto al 2021, nell’anno successivo sono state trattate circa 102.000 tonnellate in meno di rifiuto indifferenziato negli impianti di incenerimento e 446.000 tonnellate in meno nelle discariche.

La raccolta del rifiuto indifferenziato sul territorio CSEA

La Regione Piemonte, nel 2023, ha approvato i propri obiettivi sulla gestione dei rifiuti all’interno del territorio regionale. Per il rifiuto indifferenziato, l’Ente prevede una serie di step che porteranno verso una progressiva riduzione della produzione di questo tipo di scarto, come suggerisce anche la direttiva 98/2008 dell’UE. In particolare, si mira a produrre attualmente meno di 159 kg annui pro-capite di RSU, per arrivare a meno di 126 kg nel 2025, meno di 100 kg nel 2030 e meno di 90 kg nel 2035.

CSEA nel 2023 ha raccolto 20.785 tonnellate di rifiuto urbano indifferenziato. In media, ogni cittadino del bacino del Consorzio ha conferito 130 kg di rifiuti indifferenziati in quell’anno. I Comuni che registrano i valori di produzione pro-capite più bassi sono Rifreddo (71 kg/ab), Vottignasco (73 kg/ab) e Cardè (75 kg/ab). Il 73% dei Comuni del territorio CSEA ha centrato l’obiettivo attuale: quelli che già oggi centrano l’obiettivo del 2030 sono ben 14 e 9 di questi hanno già centrato oggi l’obiettivo previsto dalla Regione per il 2035.

Fonte: https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/rapporto-rifiuti-urbani-edizione-2023