Progetto senza titolo(4)

L’editoriale del presidente – Maggio 2024

CSEA news, la newsletter che abbiamo dedicato ai Comuni e ai cittadini del territorio, è l’appuntamento che abbiamo come Consorzio per condividere il percorso che stiamo portando avanti per la gestione virtuosa e sostenibile dei rifiuti. Questo mese abbiamo intervistato il sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni.

In questo numero parleremo dei lavori per la costruzione del Centro del Riuso di Saluzzo, iniziati lo scorso 15 aprile, e tratteremo il tema del riciclo del vetro. Rispetto alle attività consortili, di seguito propongo alcuni highlights sulla recente relazione del Consiglio di Amministrazione, che comprende la relazione sulla gestione e quella sulla performance, controllo strategico e di qualità dei servizi.

La produzione di rifiuti e la raccolta differenziata

Secondo i dati 2023 (provvisori, in attesa di validazione da parte della Regione Piemonte), la percentuale di raccolta differenziata si attesta al 67,06%, con una produzione pro-capite di rifiuto indifferenziato di 157,1 kg. Le valutazioni sui risultati della raccolta differenziata e della produzione pro-capite di RSU sono da relazionarsi con quanto previsto dalla Legge Regionale 16 febbraio 2021 n. 4 sulla gestione dei rifiuti urbani, che prevede obiettivi ambiziosi: l’aumento della raccolta differenziata (65% in media per tutto il territorio di competenza del Consorzio) e meno rifiuti non riciclabili prodotti (126 kg di indifferenziato per abitante all’anno) entro il 2025. I dati dell’ultimo triennio danno indicazione di come gli sforzi fatti per uniformare i servizi abbiano portato i dati del Consorzio in linea con i parametri definiti dalla Regione Piemonte come indicativi della corretta gestione. Questo obiettivo è stato raggiunto a seguito del definitivo passaggio alla raccolta domiciliare di RSU, carta e Imballaggi in plastica in quasi tutte le realtà della pianura avvenuto nel 2018. Ulteriori miglioramenti si sono riscontrati, negli anni, con l’introduzione di raccolte “porta a porta” in alcuni dei Comuni in cui era ancora attiva la raccolta stradale. Oltre a queste modifiche del servizio, sarà sostenuto e alimentato il continuo processo di sensibilizzazione verso gli utenti e verso i vari gradi di istruzione scolastica continuando con gli interventi ed i progetti presso le classi e con le visite presso l’impianto di Villafalletto. Nel 2023 sono stati accompagnati all’impianto 738 allievi, nel 2024 saranno 1.436.

Costi medi pro capite 

I costi medi per abitante all’anno, confrontati con quelli della Regione Piemonte (ultimo dato disponibile anno 2022) sono indicativi: in media, un cittadino piemontese spende 187,90 euro all’anno per la gestione dei rifiuti; un cittadino del nostro Consorzio spende in media (anno 2023) 120,90 euro.

Nel 2023 c’è stato un corposo incremento complessivo dei proventi correlati alla raccolta differenziata (44%). La volatilità del mercato per la carta, la dipendenza della plastica dal fattore impurità ed il grande incremento dei corrispettivi per il recupero del vetro sono gli elementi più rilevanti. 

Gli accrediti ai Comuni

Gli accrediti ai Comuni riguardano i trasferimenti dei contributi ricevuti dai Consorzi nazionali, e non solo, dedotte le spese di selezione e smaltimento degli scarti. Queste restituzioni vengono predisposte proporzionalmente ai quantitativi di materiale da riciclo raccolto con il servizio diretto e nelle isole ecologiche, deducendo le percentuali di scarto in relazione alle analisi effettuate. La ripartizione relativa all’anno 2023 segna un aumento significativo rispetto all’esercizio precedente (+57,51 %). Il forte elemento di criticità resta il repentino mutamento del mercato di diverse frazioni differenziate del rifiuto, cosa che incide sui ricavi complessivi: emblematico è il caso del vetro, che ha visto incrementarsi il valore unitario di ricavo di circa 90 volte, con un beneficio per il nostro territorio. Nello stesso periodo, però, c’è stato un incremento notevole delle tariffe di smaltimento o recupero di alcune frazioni differenziate come legno e rifiuti ingombranti, a causa della scarsa presenza di operatori sul mercato e conseguente minor concorrenza. Ad esempio, la frazione legnosa è passata, negli ultimi dieci anni, da risorsa con il conseguimento di uno specifico contributo (variabile dagli 8 ai 15 euro a tonnellata) a costo di smaltimento, attualmente di 43 euro a tonnellata.

Grazie per il Vostro supporto e attenzione,

Fulvio Rubiolo