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L’Italia e il riciclo del vetro

Secondo il Rapporto sui rifiuti urbani 2023 di ISPRA, il vetro, materiale riciclabile all’infinito, è la terza tipologia di rifiuto più raccolta in Italia con 2,3 milioni di tonnellate gestite nel 2022, ovvero il 12,3% dei rifiuti differenziati, preceduta soltanto dall’organico (7,2 milioni di t) e dalla carta (3,6 milioni di t). Nel 2022, ogni cittadino italiano ha conferito mediamente 39,6 kg di vetro, di cui il 92% è rappresentato da imballaggi. Rispetto all’anno precedente, la raccolta del vetro ha segnato un aumento del 3,4% a fronte di un leggero decremento dello stesso materiale immesso sul mercato dello 0,4% e, tra i rifiuti importati da altri Stati, è la frazione più trattata dai nostri impianti italiani, ben il 29,2% del totale. 

Stiamo quindi parlando di uno dei materiali più importanti dell’economia circolare nazionale, in grado di restituire ricchezza ai territori che lo differenziano in maniera virtuosa, sia per quantità che per qualità.

Curiosità sul vetro

Secondo i dati diffusi da CoReVe, il consorzio per il recupero del materiale vetroso, riciclando il vetro si risparmia il 100% della materia prima (minerali come sabbia e carbonati, estratti dalle cave), l’energia equivalente a 2,5 milioni di barili di petrolio e le conseguenti emissioni climalteranti.

Inoltre, grazie alla continua azione di ricerca e sviluppo condotta dall’industria vetraria, i moderni contenitori in vetro per la birra o per il baby-food sono più leggeri e più resistenti.

La raccolta del vetro sul territorio CSEA

Rispetto ai dati 2023, delle 75.320 tonnellate di rifiuti raccolti nel territorio del Consorzio quelle raccolte nella frazione del vetro sono il 9,8%, 7.395 tonnellate. In media, ogni cittadino del territorio CSEA conferisce nei contenitori della raccolta differenziata 46 kg di vetro all’anno, 6 kg in più rispetto alla media nazionale. I Comuni più virtuosi nella raccolta del vetro sono Valmala (198 kg/ab), Pontechianale e Crissolo (162 kg/ab) e Ostana (159 kg/ab), con valori decisamente superiori alla media consortile.